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Che aria tira?

Al via la piattaforma online di Enea sulla qualità dell’aria in Italia.


Smog

Si chiama Air Quality Models Gateway ed è la piattaforma online sulla qualità dell’aria in Italia sviluppata dai laboratori ENEA di “Inquinamento Atmosferico” e “Analisi e Protezione delle Infrastrutture Critiche”, con il supporto del Ministero della Transizione Ecologica, nell’ambito di un accordo di collaborazione con ISPRA, Istituto Superiore di Sanità e Istituto sull’Inquinamento Atmosferico del CNR, per assicurare un’efficace attuazione della Direttiva NEC - National Emission Ceilings in materia di riduzione dell’emissioni nazionali di determinati inquinanti


Dati previsionali

In dettaglio, nella sezione ‘dati previsionali’ il portale ‘Air Quality Models Gateway’ offre previsioni di qualità dell’aria a tre giorni, con la visualizzazione delle concentrazioni di inquinanti in termini di valori orari e medie giornaliere; questo permette di conoscere in anticipo le concentrazioni in atmosfera degli inquinanti monitorati, pericolosi per la salute. La sezione riprende l’impostazione della piattaforma web “European Air Quality”, sviluppata dal Copernicus Atmosphere Monitoring Service della Commissione europea. Le simulazioni sono condotte con il sistema modellistico previsionale di ENEA ‘FORAIR-IT’ che produce previsioni meteorologiche e di qualità dell’aria su tutto il territorio nazionale, con una risoluzione spaziale orizzontale di 4 km per ogni ora dei successivi tre giorni, grazie al supercalcolatore ENEA “CRESCO”.


Dati storici

La sezione ‘dati storici’, invece, contiene simulazioni di qualità dell’aria in Italia nei periodi 2003-2010 e 2015, realizzate dal sistema modellistico atmosferico “MINNI” dell’ENEA che fornisce medie annuali e stagionali della concentrazioni degli inquinanti, serie temporali su punti di interesse e statistiche annuali di legge. Gli utenti che si registrano sulla piattaforma potranno usufruire di tutti i servizi, mentre quelli non registrati avranno a disposizione una versione dimostrativa minima.


I danni dell'inquinamento

Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’ambiente (EEA), l’esposizione cronica al particolato fine ha provocato in Europa 307 mila morti premature nel 2019, oltre 40 mila decessi sono attribuibili al biossido di azoto e quasi 17 mila all’ozono. Solo in Italia nel 2019, il PM2.5 ha causato la morte prematura di quasi 50 mila persone, un dato che colloca il nostro Paese in seconda posizione, dopo la Germania, nella classifica dei decessi da inquinamento atmosferico.


Il portale permette di avere informazioni aggiornate in tempo reale e con previsione fino a tre giorni sulle concentrazioni in Italia di inquinanti dannosi per la salute, come PM10,PM2.5, Ozono (O3), biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2), generati da tutte le attività inquinanti (mobilità, riscaldamento, industria, agricoltura, ma anche emissioni naturali e sabbie sahariane).

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